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Ferguson provoca il City
"Solo chiacchiere e basta"
Stasera a Old Trafford ritorno di semifinale di Carling Cup con gli uomini di Mancini che partono davanti 2-1. Il tecnico dello United stuzzica: "Vogliono dominare il mondo, vedremo se accadrà". L'ex tecnico interista: "Restiamo calmi, è un derby ma serve concentrazione"
LONDRA (Inghilterra), 27 gennaio 2010 - E anche Roberto Mancini si scoprì fan degli Oasis, non per niente tifosissimi del suo Manchester City. Il tecnico italiano ha, infatti, scelto il titolo di una canzone della band degli attualmente divisi fratelli Gallagher – ovvero, “Don’t Look Back in Anger” (“non guardare al passato con rabbia”) - per presentare la sfida di questa sera all’Old Trafford, semifinale di ritorno di Carling Cup. Manco a dirlo, il riferimento è a quanto successo nella gara di andata, vinta 2-1 dal City in rimonta, con doppietta di Carlitos Tevez e successive polemiche legate all’esultanza un tantino scomposta dell’argentino e al gestaccio, quello sì, maleducato di Gary Neville in risposta ai due gol.
CALMI E CONCENTRATI — “È importante restare calmi – ha spiegato un Mancini in versione “band mate” degli Oasis sulla cover del Daily Mirror - e pensare che si tratta solo di una partita di calcio, seppur importante. E lo stesso devono pensarlo anche i nostri tifosi (ne sono attesi circa 9mila allo stadio, n.d.r.) e rimanere tranquilli. Logico che vogliamo vincere all’Old Trafford, ma per riuscirci è necessario restare concentrati sulla gara. In questo modo, possiamo giocare meglio e anche io riesco a leggere la partita con calma e posso fare le opportune modifiche tattiche, laddove servissero. Vogliamo la finale di Wembley (la prima in 29 anni, n.d.r.) e so che i miei giocatori possono davvero fare la storia di questo club, anche se mi rendo conto che un derby è sempre un derby, sia che si giochi a Manchester, Londra o Milano”. Quanto alla formazione, Kolo Toure, appena rientrato dalla Coppa d’Africa, è dato fra i titolari, mentre Emmanuel Adebayor, che non gioca da cinque settimane dopo il dramma della Nazionale del Togo, dovrebbe partire dalla panchina.
SOLO CHIACCHIERE — E se Mancini predica calma e concentrazione in chiave rock, Sir Alex Ferguson si dà al cinema, definendo il City “solo chiacchiere e basta”, frase che ricorda l’assai più famosa “solo chiacchiere e distintivo” detta da Robert De Niro-Al Capone ne “Gli Intoccabili”. “Quelli del City si stanno lasciando trasportare dalla loro idea di dominare il mondo – si legge sempre sul Daily Mirror – ma solo il futuro potrà dire se sarà davvero così. Questo è un derby ed è una semifinale, due fattori che già di per sé sono incentivi sufficienti per entrambe le squadre, ma noi abbiamo dimostrato nella partita di andata, che abbiamo controllato per buona parte, che possiamo arrivare in finale, perché ci siamo trovati in situazioni simili molte volte negli anni passati, quindi sappiamo come fare”.
FERDINAND ACCUSATO — Ma a scalfire la sicurezza di Fergie sulla gara di questa sera ci ha pensato la Football Association che ieri ha deciso di accusare Rio Ferdinand di condotta violenta per un fallaccio commesso ai danni di Craig Fagan di Hull City sabato scorso e non rilevato dall’arbitro Steve Bennett. Come riporta il sito della Federazione, il centrale dello United ha tempo fino alle 6 di questo pomeriggio (local time) per rispondere all’accusa, che gli costerà automaticamente tre giornate di squalifica. Ovviamente, nel caso in cui Ferdinand ammettesse la colpa, contro il City non potrà giocare (e nemmeno contro Arsenal e Portsmouth in campionato), mentre il Times sottolinea che nel caso in cui il giocatore dovesse contestare la sanzione, o il club dovesse decidere di farlo giocare lo stesso nel derby, la punizione potrebbe essere pure più grave (almeno 4 turni di squalifica). Da qui, la sensazione che Ferguson sacrificherà Ferdinand, da lui stesso definito “in grande crescita”, a vantaggio di Neville, che si ritroverebbe così a strettissimo contatto con Tevez dopo i fattacci dell’andata.
FERGUSON CONTRO SKY — E proprio quegli episodi (e, in particolare, il dito medio alzato dal difensore dello United all’indirizzo dell’attaccante del City) hanno spinto il fumantino allenatore scozzese a bandire le telecamere di Sky Uk dal centro sportivo di Carrington a partire dal prossimo venerdì, a 48 ore dalla sfida contro l’Arsenal. Una decisione che il Daily Express ha aspramente criticato, chiedendosi a tutta pagina se Sir Alex non abbia davvero “perso la brocca”.
Simona Marchettiwww.gazzetta.it