MILAN - For the period around Beady Eye concert in Milan (16 March) there will be other events, as Italy 150th national anniversary (17), Glasvegas (14) and also Alan McGee again and again, this time near Milan (12 and 13), and being about springtime, the park dedicated to John Lennon (in the centre, behind the cathedral) could be ready. It's a project by the Italian guru Red Ronnie, I gave him a cd by the Relays recently.
Here's an article about an Italian guy between the Gallaghers, but I corrected some things 'cause they're wrong.
The article says he's been working for Sony and is one of their friends. Andrea says working with the brothers is like working in a family. And a Pretty Green shop will be opened in Italy soon. He also says a future reunion could be possible, 'cause with Oasis you never know.
L’uomo capace di mediare tra Liam e Noel, i due litigiosissimi fratelli Gallagher, è un italiano. Si chiama Andrea Dulio, ha lavorato in EMI e (per diciassette anni) alla Sony. E oggi segue, in Italia e non solo, il marketing, la promozione e la comunicazione di tutto quanto attiene al “mondo Oasis”: lo fa nell’ambito di una società di management torinese, la Compact srl di Mario e Zenjiro Miyakawa, che dallo sport (cliente numero uno Alessandro Del Piero, idolo e amico personale dei due fratelli di Manchester - non è vero, a Liam di Del Piero non gliene può fregare di meno, n.d.M.) ha deciso di allargare il raggio d’azione all’entertainment. Calcio e musica, le passioni di Liam e Noel: “Ci conosciamo dal 1994, l’anno in cui dalla EMI passai alla Sony”, racconta Dulio. “Ho cominciato a lavorare per loro in occasione dell’uscita del primo singolo. In seguito, dalla relazione professionale è nata una vera amicizia: con tutti e due i fratelli, indistintamente. Quando il rapporto con Sony è finito, sono stati loro a chiamarmi per affidarmi la gestione dei loro interessi in Italia. A quel punto ho pensato di coinvolgere i fratelli Miyakawa, che avevo conosciuto quando con Del Piero realizzai compilation e altri progetti musicali”. Facendo continuamente la spola tra l’Italia e l’Inghilterra, Dulio lavora alacremente, di questi tempi, sul progetto Beady Eye, la nuova band di Liam con un disco in uscita a fine febbraio su etichetta Big Brother e distribuzione Self (“una società indipendente e credibile, come piace a loro”) e un concerto in programma all’Alcatraz di Milano il 16 marzo. “In seguito”, aggiunge, “mi occuperò anche del nuovo progetto solista di Noel. Ma intanto seguo anche tutte le loro attività extradiscografiche. Come il film sugli ultimi anni dei Beatles che Liam ha prodotto ricavandolo dal libro di Richard DiLello ‘The longest cocktail party’. O la sua linea di abbigliamento Pretty Green (il titolo è quello di una canzone dei Jam, Paul Weller collabora attivamente alla venture), votata miglior nuovo brand d’Inghilterra: dopo i negozi aperti in Inghilterra e in Giappone (non è vero, non sono ancora stati aperti in Giappone, n.d.M.) toccherà presto anche all’Italia”. Altri clienti in vista? “Non lo escludo, ma il motto di Compact Entertainment è fare poche cose e bene, con gente che ci piace e che conosciamo. Con Noel e Liam funziona perché sono i primi a basare il rapporto professionale su una relazione di amicizia: anche se si tratta di artisti di grande fama internazionale, con loro è un po’ come lavorare in famiglia, con gente del posto”. E i famosi litigi? “Oggi, a dispetto delle notizie che sono circolate sulla stampa, è un momento di calma. Anche perché ognuno è impegnato a seguire la sua strada. Se torneranno assieme, un giorno? Mah, con gli Oasis non si sa mai…”