MILANO - E' curioso che l'interista Gianluca Rossi sia sempre infastidito quando i milanisti richiamano "il passato" del Milan, come se non valesse niente (squadra campione del mondo solo 1 anno e 4 mesi fa, non nel 1964...).
Non sa che il passato è fondamentale per capire il presente, così anche nel calcio...
E che la storia si ripete...
Non sa che il passato è fondamentale per capire il presente, così anche nel calcio...
E che la storia si ripete...
L'Inter sta per vincere un altro scudetto, forse meritandolo, ma la serie di aiuti arbitrali è stata a dir poco imbarazzante, come era già successo negli anni scorsi. Visto che il calcio con calciopoli ci ha insegnato che a nostra insaputa ci può essere "qualcosa dietro" (e che viene sempre fuori DOPO...anche anni), è lecito pensar male.
I tifosi interisti sono orgogliosi di due cose: di non essere mai stati in serie B, e adesso anche di raggiungere il numero di scudetti vinti dal Milan. Però guardando indietro nella storia, si scopre che l'Inter sul campo era retrocessa in serie B, ma era stata ripescata, ai danni del Venezia, grazie a POSTUME MODIFICHE REGOLAMENTARI... Così come era successo di andare in B sul campo alla Juventus poi ripescata (vedi immagini qui sopra).
Inoltre, l'Inter raggiungerà sì il Milan (in scudetti, mentre in trofei internazionali passeranno secoli) ma contando anche scudetti di cartone, vinti in ufficio, al telefono, ecc., e per di più quest'anno è il centenario del primo scudetto interista, che fu una farsa (tanto per cambiare), come potete leggere in questo esilarante articolo, leggete perchè è una roba interista ridicolissima:
IL PRIMO SCUDETTO DELL'INTER? FU UNA FARSA
I nerazzurri batterono i bambini della Pro Vercelli schierati per protesta: i titolari erano stati richiamati per un torneo militare
Chiuso da un mese l'anno del Centenario, l'Inter inizia i preparativi per i festeggiamenti del secolare anniversario del primo scudetto, vinto nella stagione 1909-1910. Per questo motivo, nella prossima annata la formazione nerazzurra indosserà una nuova seconda maglia, dedicata al successo di 100 anni fa: divisa bianca con banda orizzontale nerazzurra e colletto disegnato sul modello di quelli utilizzati negli anni pioneristici del calcio italiano. La rivisitazione di quel successo apre una pagina di storia piuttosto rocambolesca. Quel campionato lontano, il primo disputato a cavallo di due anni come accade ora, ebbe un finale decisamente particolare. Per assegnare il titolo si rese necessario uno spareggio tra Inter e Pro Vercelli che avevano chiuso il torneo a pari punti.
Il regolamento stabilisce che si giochi a Vercelli in virtù della miglior differenza reti, ma la data della partitissima manda su tutte le furie i padroni di casa. Quel giorno infatti molti giocatori della Pro sono impegnati in un torneo militare e l'esercito non può concedere una deroga. La richiesta di spostamento non viene accolta e così i dirigenti decidono di spedire in campo una formazione di BAMBINI... Il più grande ha 14 anni, ma per accrescere gli effetti della protesta, la fascia da capitano viene consegnata a uno dei più piccoli, l'11enne Alessandro Rampini che prima del via consegna all'omologo nerazzurro Fossati una lavagnetta e gessetto per tenere il conto dell'inevitabile goleada.
RISULTATO SCONOSCIUTO - Il punteggio diventa talmente ininfluente che le cronache dell'epoca non sono nemmeno sicure sul numero di gol segnati dall'Inter: si oscilla tra 9 e 11 (così pochi????!!! Contro i bambini????!!! Squadrone Inter!!!). Mentre è sicuro che gli eroici bambini della Pro riescono a battere per ben 3 volte il portiere nerazzurro (mwahahahahahaha...) Alla fine i Campionissimi d'Italia devono uscire scortati dalle forze dell'ordine e bersagliati da oggetti lanciati dagli inferociti tifosi della Pro.
Ma l'Inter, rifiutare di giocare e rinviarla, no? Erano già gli onestoni...